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Il mio primo Fazio et al.

La conferma che questo giorno sarebbe arrivato l’avevo avuta l’8 ottobre mentre mi trovavo a Grenoble. Però per me non era sufficiente una mail o le bozze definite pre-stampa o il pdf ufficiale on-line. Il giorno che aspettavo era quello in cui un volume di circa 200 pagine edito a dicembre 2013 arrivasse dopo aver fatto il giro del modo tra le mie mani per leggere sull’indice riportato sulla retro copertina: A. Fazio, M. D’Orazio, L. Folco, J. Gattacceca, Sonzogni C., The extremely reduced silicate-bearing iron meteorite Northwest Africa 6583: implications on the variety of the impact melt rocks of the IAB-complex parent body……page 2451.

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Deh quanto è pesa! Puntata #2

-.-.-.-.-.-.-. Seconda puntata -.-.-.-.-.-.-. (per chi avesse perso la prima click qui ;))

Se avete una fetta di meteorite metallica e la immergete o spennellate con una soluzione di acido nitrico diluito (2% in volume) in acqua o in etanolo vedrete comparire delle curiose strutture. Queste strutture sono conosciute come figure di Widmanstätten. Questo tipo di strutture è tipico delle meteoriti metalliche ed è diagnostico per attribuire un’origine meteoritica di un metallo sospetto. Queste figure sono il risultato del lentissimo raffreddamento del metallo e nessun processo industriale è in grado di replicarlo.

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Alcuni elementi sono più amici di altri

Così come succede tra gli uomini anche gli elementi della tavola periodica non vanno tutti d’accordo allo stesso modo. Gli elementi che stanno bene insieme formano dei gruppi. Perché stanno bene insieme? Semplice si comportano allo stesso modo.

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Trasferta romana

Tredici ore di treno in tre giorni sono una buona media, ma bisogna pur conciliare cuore e lavoro. Tutto sommato viaggiare in treno non mi dispiace, perché leggo, studio, penso e in un certo senso mi riposo o meglio sto forzatamente seduta per un periodo più o meno prolungato. Adesso sto scrivendo proprio dal treno regionale da Roma per Pisa (sono una fedelissima dei regionali a lunga percorrenza) e inserirò questo post prima di andare a nanna stasera. Sono stata a Roma più o meno per 24 ore per utilizzare il microscopio elettronico a scansione (SEM) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e fare tante foto ai campioni del Kamil Crater.

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Nouvelles de Grenoble

Bonjour à tout le monde,
sono in Francia a Grenoble. Sono arrivata lunedì e partirò sabato mattina. Sono qui per fare delle analisi. Ieri ho fatto un piccolo seminario sul mio lavoro, per presentarmi al gruppo di ricerca di Geochimica che mi ospita. Oggi ho preparato i campioni e da domani si comincia con le analisi. Utilizzerò uno strumento che si chiama microsonda elettronica. La microsonda è uno strumento

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Il mio primo incontro ravvicinato…

Una mattina di dicembre a pochi giorni delle vacanze di Natale del 2010 decisi che era arrivato il momento di aprire il cantiere della Tesi. Avevo già scelto il mio relatore un anno prima, quando avevo presentato il mio piano di studio. In quell’occasione mi aveva chiesto se fossi stata interessata a un eventuale tema meteoritico, la mia risposta era stata ovviamente sì, ma da quel momento non ne avevamo più parlato. Il primo passo di quella mattina fu inviare una mail al prof.

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